Il Tartufo come non lo hai mai assaggiato.
Sapete cos’è il tartufo? questo alimento unico e dal buonissimo aroma è un fungo sotterraneo. Appartenente al genere Tuber, il tartufo cresce sotto terra ed ha un profondo legame con le radici degli alberi. Sono numerose le varietà di tartufo esistenti nel mondo ma quelle che colpiscono l’immaginario comune sono il Tartufo Bianco e il Tartufo Nero.
In realtà il mondo del tartufo è complesso, e dietro a queste etichette si nasconde un mondo di varietà che i più appassionati sanno riconoscere dall’odore, o dal semplice tocco.
Come saprete il tartufo è più di un semplice fungo. Rarità, pregio e gusto sono caratteristiche che lo rendono una prelibatezza. Il motivo del gusto unico del tartufo è da ricercarsi nella complessa simbiosi tra il tartufo e gli alberi con cui cresce, nonché nel tipo di suolo, altitudine e caratteristiche del territorio dove viene trovato. L’abilità di esperti cercatori e cani addestrati necessarie per la sua raccolta lo rendono un vero e proprio tesoro da scovare. Per tale motivo Il tartufo è considerato al centro della cucina gourmet, un ingrediente così pregiato che aggiunge un tocco di lusso a ogni piatto in cui è utilizzato
La Toscana non è solo famosa per la bellezza del paesaggio e il suo patrimonio culturale, è una delle regioni italiane più conosciute per la raccolta del tartufo. Ciò che rende la Toscana speciale per gli appassionati di tartufi è la massiccia presenza di terreni boscosi che si sposano con le condizioni climatiche ideali per la crescita del tartufo. Questo rende Il tartufo toscano amato e ammirato per la sua qualità superiore e il suo aroma intenso.
Un’arte antica come quella della raccolta del tartufo non può che passare da donne e uomini abili che conoscono i segreti della ricerca, che comprende la conoscenza delle aree dove il tartufo è più facile da trovare e qualità come la pazienza.
Oltre a loro, la ricerca del tartufo viene supportata da cani addestrati, che svolgono un ruolo essenziale nella caccia al tartufo. Il loro olfatto straordinario permette di individuare con precisione il tartufo sotto terra e una volta individuato questi cani addestrati sono abilissimi nel tirarlo fuori dal terreno lasciandolo integro
La stagionalità del tartufo, come quella di ogni frutta o verdura è importante per capire quale tartufo comprare. Per quanto riguarda il tartufo bianco ad esempio, la stagione ideale va da settembre a dicembre, invece per il tartufo nero uncinato è da gennaio a marzo. Quali sono i luoghi ideali dove cresce il tartufo? Il tartufo tende a crescere in terreni ben drenati, alberi ospitanti come querce e noccioli, e un equilibrio tra piovosità e calore durante la crescita del tartufo.
Periodo Ottobre – Gennaio varietà Magnatum Pico
Il tartufo bianco è la varietà più famosa, costosa e gustosa di tartufo, e sin dall’antichità è noto come “il cibo degli Dei”. E’ un tubero globoso delle dimensioni di 2-30cm dal colore ocra e dal profumo molto potente. L’interno del tartufo bianco può prendere una colorazione rosata, e si distingue per la marmorizzazione bianca e il sapore, forte e differente da tutti gli altri tipi di tartufo.
Periodo Ottobre – Gennaio Tuber aestivum
Questo tipo di tartufo prende il nome dalle sue spore che, viste al microscopio, ricordano piccoli uncini. E’ un tubero con una membrana esterna nera dura che presenta verruche non striate, di dimensioni di 0.5-15cm e tende ad essere di forma tondeggiante, tranne che negli esemplari più grandi. L’interno presenta un colore che può variare dal bianco latte per i tartufi meno maturi fino al color cioccolato per quelli più maturi. La maturazione dipende anche dal periodo della raccolta, come per frutta e vegetali. Somiglia al tartufo estivo (comunemente detto scorzone), per questo viene chiamato da alcuni tartufo invernale.
Periodo Novembre – Gennaio Tuber brumale
Prende il nome dalla stagione in cui matura, infatti brumalis significa inverno in latino. E’ un tubero con una membrana esterna sottile e verruche piatte, meno tridimensionali del tartufo uncinato. E’ anche di dimensioni più modeste, aggirandosi generalmente tra 2-8 cm di diametro, l’interno ha un colore che varia dal grigio fumo al grigio brunasto, a seconda della zona e della maturazione, con venature bianche più rade e grossolane rispetto ad altre specie, che possono lasciare alcune zone bianche nei punti in cui confluiscono. Dall’odore intenso e invernale, questa specie di tartufo è l’unica che nasce nei periodi di maggior freddo.
Periodo Febbraio – Maggio Tuber borchii
Il nome comune proviene dalla somiglianza di questa varietà con il molto più pregiato tartufo bianco. Attenzione alle truffe! Per distinguere tra i due è fondamentale usare l’olfatto: l’odore del tartufo bianchetto non assomiglia a quello del pregiato tartufo bianco, e di solito è di taglia inferiore. Il nome scientifico invece deriva da Borchi, lo scienziato che per primo studiò questa varietà. Le dimensioni comunemente variano tra i 2 e i 5cm, arrivando anche a 10cm. Hanno una superficie liscia e color ocra, possono anche essere giallo rossastri, e una struttura tondeggiante o composta da cellule tondeggianti, a seconda della dimensione. All’apertura si presenta con un colorito bruno violaceo o bruno rossastro, con marmorizzazione di vene biancastre e bianco rossicce. Un altro modo per distinguere il Tartufo Bianchetto dal Tartufo Bianco è il colore interno: solitamente il tartufo bianco presenta un colore più delicato e chiaro internamente rispetto al tartufo bianchetto.
Periodo Maggio – Settembre Tuber Aestivum
Il suo nome ha una chiara origine: mentre il nome Latino ci dice quando è possibile degustare questa varietà di tartufo, il nome comune ci racconta il suo aspetto: similmente al tartufo uncinato, presenta una dura scorza nera con verruche tridimensionali ben visibili e dall’effetto piacevole al tatto, dimensioni che variano tra 1 cm e 5 cm, mentre il colore interno varia tantissimo a seconda della maturazione, dall’ocra a un marrone scuro, quasi nero profondo con venature bianche. Quando è nero il tartufo è al massimo della sua maturazione anche se non tutte le sottospecie di scorzone presentano la stessa sfumatura
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